Ca­sa d’abi­ta­zio­ne agli Or­ti, Lo­car­no

Buzzi studio d’architettura

In questo «progetto di comunità» tipologia, struttura, costruzione e involucro – ridotti al minimo – mirano a consentire flessibilità, al servizio di durabilità ed ecologia.

Data di pubblicazione
19-08-2020

Premessa

«Alto e largo quanto un uomo con le braccia aperte, il quadrato sta, nelle più antiche scritture e nelle incisioni rupestri dei primi uomini a significare l’idea di recinto, di casa, di paese» (Bruno Munari).

L’architettura moderna, nata originariamente per dare qualità a tutte le classi sociali, ha perso per strada il suo vero obiettivo, diventando il privilegio e l’orpello di un’élite. Pertanto sembrava importante segnare un cambiamento di paradigma nella costruzione dell’alloggio collettivo in Ticino. Casa agli Orti suggerisce che un altro modo e un’altra qualità sono possibili, anche in Ticino.

Info

Il terreno nel sobborgo popolare di Solduno era utilizzato finora come orto comunitario da ex immigranti italiani.

Il nuovo edificio si pone come elemento di collegamento permeabile tra il quartiere e il fiume Maggia.

La suddivisione in due corpi di fabbrica identici riduce l’impatto e crea spazio tra il nuovo edificio e i vicini nel quale far crescere nuovi orti. Un progetto di comunità, non solo per gli orti: vari affacci comunicano tra loro permettendo l’interazione tra gli abitanti.

Dal quadrato nasce la griglia, un ordine indifferente che regola struttura, pianta e alzato. La maglia organizza allo stesso modo spazio interno ed esterno, stanze e orti, artificio e natura.

Dalla memoria nasce la continuità: gli orti di ieri continueranno a vivere in nuovi orti.

Programma spaziale

Tipologia, struttura, costruzione e involucro ridotti al minimo consentono flessibilità e cambiamenti nel tempo al servizio di durabilità ed ecologia. La struttura esterna permette di suddividere la pianta senza vincoli. I sedici appartamenti si dividono su quattro piani attorno a un nucleo centrale e dispongono di un orto a testa. La terrazza comune si trova al piano tetto.

Costruzione

Costruire a basso costo non implica necessariamente il facile moralismo di un’estetica grezza ma l’economia di pochi gesti e capacità inventiva. Assemblando con poche modifiche e in modi imprevisti elementi standard ripresi dal catalogo, il progetto ha potuto contenere i costi e sintonizzarsi alla bellezza neorealista del luogo.

Nuclei centrali, pilastri ai bordi e solette sono interamente visibili all’interno e rappresentati da lesene e marcapiani all’esterno. Le pareti divisorie interne e l’involucro esterno sono leggeri. Il rivestimento di facciata è stato realizzato con piastrelle e mattonelle artigianali in ceramica.

Ai fini della sostenibilità gli elementi costruttivi sono distinti tra loro per permettere smontaggio e riciclo separati.

Attorno all’edificio un giardino roccioso e secco che ricorda la riva del fiume. Richiede un basso consumo di acqua e poca manutenzione.

Tecnica

I nuclei concentrano all’interno infrastrutture tecniche, vani tecnici e servizi. Grazie alla forma compatta e a un involucro performante l’edificio possiede un alto grado di efficienza energetica, classe CECE A.

Qui è possibile acquistare Archi 4/2020. Qui si può invece leggere l'editoriale con l'indice del numero.

Luogo Locarno-Solduno
Committenza Privata
Architettura Buzzi studio d’architettura, Locarno, Francesco Buzzi
Collaboratori N. Maggiolini
Impresa Garzoni SA, Lugano
Ingegneria civile Monotti Ingegneri Consulenti SA, Locarno
Progetto impianti RVCS Protec SA, Ascona
Progetto impianti elettrici SPED SA, Locarno
Fisica della costruzione Andrea Roscetti, Lugano
Fotografia Nicola Roman Walbeck, Düsseldorf, Germania
Date Concorso 2016, progetto 2016, realizzazione 2017-2019
Certificazione o Standard energetico CECE AB, 2019
Intervento e tipo edificio Nuova costruzione
Categoria edificio (Ae) Abitazioni plurifamiliari, 1393 mq
Fattore di forma (Ath/Ae) 1.3
Riscaldamento 100% pompe di calore aria/acqua, COP 3,78
Acqua calda 62% pompe di calore aria/acqua COP 2,96; 38% collettori solari termici
Requisito primario involucro dell’edificio 14 kWh/mq anno (limite 28)
Indice Energetico Complessivo (da certificazione) 56 kWh/mq anno
Particolarità Riscaldamento a pavimento; 6 collettori solari termici con superficie netta di 13,4 mq; 2 pompe di calore da 25 kW in funzionamento alternato con accumulo da 1000 l per riscaldamento e 2000 l per ACS; valori di trasmittanza elementi costruttivi: tetto 0,13 W/mqK, pareti 0,13 W/mqK, pavimento verso rimessa 0,14 W/mqK, finestre Ug 0,6 W/mqK, Uf 1,2 W/mqK; valore g medio vetri 0,56.

Articoli correlati